Non divino, ma Calvino
“Io sono ancora uno di quelli che credono, con Croce, che di un autore contano solo le opere (quando contano,naturalmente)” (Italo Calvino)
“Io sono ancora uno di quelli che credono, con Croce, che di un autore contano solo le opere (quando contano,naturalmente)” (Italo Calvino)
Proviamo, senza grosse pretese, a commentare (o meglio, a raccontare) “Meriggiare pallido e assorto”, poesia di Eugenio Montale, inclusa nella raccolta Ossi di seppia (1925).
Se sapessi che la soluzione all’intero problema della nostra esistenza è la manifattura dei biscotti, farei senz’altro biscotti. Per tutti. A profusione.
Non mi è mai capitato di andare 2 volte nello stesso museo. Eppure c’è un museo per cui ho voluto fare uno strappo alla regola, alla tradizione, all’ordinario.
Meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d’orto, ascoltare tra i pruni e gli sterpi schiocchi di merli,
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