Alla salute della Costituzione!

Il primo gennaio del 1948, la nostra Costituzione, scritta dall’Assemblea Costituente e votata dal Parlamento, entrò in vigore. Approfittando di questo anniversario (che pochi ricordano, perché presi dalla frenesia e dagli impegni del “Capodanno”), vorrei raccontare una breve vicenda..

 

Nel marzo dello scorso anno mi recai alla sede dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) di Pisa per una ricerca storica sulla Resistenza ed incontrai uno dei dirigenti. Contento e quasi stupito di aver incontrato un 18enne (insieme a me stava anche mio fratello di 16 anni), mi parlò un po’ dell’associazione, della sua storia e delle ultime iniziative; per una strana coincidenza, la domenica successiva avrebbero distribuito dei piccoli opuscoli a tutti i neo-maggiorenni che si fossero trovati nelle piazze di Pisa. Allora mi chiese “quanti anni hai?” e io gli risposi che ne avevo da poco compiuti 18, quindi lui mi regalò questo piccolo opuscolo, dicendomi :

 

Questa è la nostra Costituzione, questo è il risultato della lotta di tutti noi partigiani, del nostro sangue, e noi la regaliamo a voi, generazioni future, perché la proteggiate, la apprezziate e ne capiate sempre l’importanza e la necessità. Noi non siamo un’associazione che vuole fare politica, ci siamo illusi in un cambiamento dopo la fine della Guerra, con i grandi partiti, ma oggi chiediamo soltanto una cosa : che questo documento venga rispettato ed applicato in tutto e per tutto, perché rappresenta la democrazia antifascista, la libertà e l’uguaglianza.

 

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Come già detto, regalò a me e a mio fratello una copia della Costituzione. Stranamente, forse per istinto, girai subito la copertina e trovai una lunga citazione. Lui, accortosi del mio gesto, mi disse “leggi, leggi”. Io riconobbi subito quella citazione, che diceva (ascolta qui l’audio completo) :

 

Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra costituzione.

(Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza, Milano, 26 gennaio 1955)

 

Potrei benissimo entrare nel lavoro di analisi della Costituzione, nello studio della sua composizione e della sua struttura, ma preferisco soffermarmi un attimo sull’importanza dei valori ripresi nei primi 12 articoli, i cosiddetti “Princìpi fondamentali”, che non possono in alcun modo essere modificati.

I valori e i princìpi che la nostra costituzione porta sono i seguenti :

Democrazia 

E’ una parola che oggi suscita interminabili dibattiti a causa del suo stesso “nome” : così presente oggi nelle nostre vite (o almeno, così dovrebbe essere) e così difficile da riconoscere e da individuarne i limiti. I nostri padri costituenti l’hanno posta all’inizio della Carta Costituzionale come primo aggettivo del nostro Stato : l’Italia è una Repubblica Democratica […] la sovranità appartiene al popolo. Anche qui si può discutere un bel po’ : infatti, cosa vuol dire che la sovranità appartiene al popolo? Chi è il popolo? Per approfondire meglio la questione, consiglio un libro che ho letto la scorsa estate : di Angelo D’Orsi, Alla ricerca della politica : voci per un dizionario.

 

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Libertà

Se democrazia è una parola difficile, libertà lo è ancora di più. Stavolta la libertà è indirettamente citata nel secondo articolo : “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo […] e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. Forse non è una comune definizione di libertà, ma è abbastanza significativa, a mio parere. Riprende il concetto di garanzia delle libertà individuali (“libertà negativa”, “libertà da”), punto fondamentale del pensiero liberale : ognuno di noi, all’interno dello Stato, può agire liberamente e senza vincoli da parte di esso, e i diritti individuali (leggi un esempio) che possiede, gli sono garantiti. Ma la parte più importante e innovativa è quella dei doveri inderogabili di solidarietà politica : è una garanzia delle solidarietà, che rappresenta la libertà positiva, la “libertà di”, punto cardine del pensiero democratico, cioè la libertà di garantire ad ognuno, nella piena uguaglianza sostanziale , la possibilità di autodeterminazione, cioè di realizzarsi e di scegliere i propri obiettivi e i propri scopi, muovendosi e partecipando all’interno della società. Per non dimenticare il peso importante di questa libertà, mi permetto di riprendere il filosofo francese Jean Paul Sartre :

L’uomo è condannato ad essere libero : condannato perché si è creato da se stesso, e pur tuttavia libero, perché, una volta gettato nel mondo, è responsabile di tutto ciò che fa.

Giustizia ed Uguaglianza 

Dopo aver dichiarato nell’art. 3 la formale uguaglianza e dignità dei cittadini di fronte alla legge, il secondo comma dello stesso articolo è complementare al primo, anzi lo rende ancora più importante, perché aggiunge la già citata uguaglianza sostanziale :

E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese

Lavoro

Altrettanta insistenza si fa sul lavoro :

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società (art. 4).

E soprattutto nell’art.1  “[Repubblica] fondata sul lavoro” : resta una condizione di base e di sviluppo per il futuro del nostro Paese. Lavoro come progresso, come impegno nella società, come occupazione che ha per scopo sia il sostentamento dell’uomo che il corretto funzionamento dello Stato (in tutti i suoi campi). Un paese che non lavora, è un paese immobile, privo di dinamicità, e soprattutto povero.

 

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Internazionalismo

Ruolo importante gioca anche quello dell’impegno ed interesse internazionale :

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. (art. 11)

Tasto dolente, oggi, quello della guerra : la situazione è molto critica, ma non bisogna dimenticare questo importante articolo costituzionale, che è uscito fuori dall’analisi delle condizioni del Dopoguerra; l’importanza del rifiuto della guerra e l’apertura alla pace tra le Nazioni. L’Italia è membro di diverse organizzazioni mondiali, tra le quali l’ONU, ed ogni giorno si trova a sostenere un ruolo importante all’interno della diplomazia internazionale, nelle controversie e nei confronti interculturali.

 

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Vorrei concludere con le citazioni che sicuramente possono stimolarci a riflettere :

 

La Costituzione è un buon documento; ma spetta ancora a noi fare in modo che certi articoli non rimangano lettera morta, inchiostro sulla carta. In questo senso la Resistenza continua. (Sandro Pertini)

La Costituzione è il fondamento della Repubblica. Se cade dal cuore del popolo, se non è rispettata dalle autorità politiche, se non è difesa dal governo e dal Parlamento, se è manomessa dai partiti verrà a mancare il terreno sodo sul quale sono fabbricate le nostre istituzioni e ancorate le nostre libertà. (Luigi Sturzo)

 

 

 

Roberto Testa

 

 

 

Roberto Testa

Sono Roberto, un giovane di 20 anni. Studio Storia presso l’Università degli Studi di Torino e Contrabbasso Jazz presso il Conservatorio "G. Verdi" di Torino. La storia è molto probabilmente la passione più grande della mia vita, insieme alla musica, alla filosofia e alla politica..