Web-information : l’informazione nel Millennio Virtuale

E ora parliamo un po’ di..noi! In che senso, mi chiederete? Be’, del nostro MONDO VIRTUALE. E voi, cosa ne pensate? Cosa rappresenta per voi questo mondo, questa piazza e in particolare, questo blog? Spero che questo saggio breve possa farvi riflettere un po’ sul Web, sul suo utilizzo, sui suoi pro e i suoi contro..buona lettura!

 

Da http://www.fano.gov.ru/ru/
Da http://www.fano.gov.ru/ru/

 

 

Il web è una lama a doppio taglio che bisogna essere in grado di utilizzare : può esserci di grande aiuto come può recarci danno.

Il mondo di internet è paragonabile ad una pubblica piazza dove si può trovare di tutto, dai mercanti agli acquirenti, dai giocatori agli osservatorio, dai cinema alle biblioteche, dai caffè letterari ai caffè di periferia, insomma, di tutto.. Ma essendo la “piazza” troppo grande e dispersiva, i maggiori proprietari del mondo hanno creato degli elenchi (motori di ricerca) più o meno infiniti che ci permettono di trovare in meno di un secondo ciò che stiamo cercando. A questo punto, perché andare a fare ricerche su vecchie ed impolverate enciclopedie, quando in 0.37 secondi troviamo ciò che stiamo cercando su Wikipedia, con Google o su Youtube? E perché, come scrive Deborah Ameri in un suo articolo (Il Messaggero, 4 marzo 2013), andare a chiedere informazioni ai “nonni” riguardo storie, usi, modi di vivere ed esperienze del passato, se abbiamo a disposizione qualsiasi cosa sulla nostra piattaforma virtuale?

Digitiamo quindi 7-8 caratteri sul nostro “registro di ricerca” e troviamo più di un milione di informazioni che in qualche modo sono ad esso collegate; solitamente però, chi cerca, si accontenta dei primi risultati, delle cose più brevi e superficiali perché, come scrive Alessandro Baricco in “Barbari” (Feltrinelli, 2006), sul web purtroppo si fa “surf”, si naviga e non ci si immerge, dunque la ricerca spesso non porta l’uomo ad una vera conoscenza.

Comunque non bisogna dimenticare che in piazza (rispettando la libertà degli altri), si può fare ciò che si vuole, quindi si trova davvero di tutto, è un “diluvio informazionale […] è l’articolazione di migliaia di punti di vista diversi” (Pierre Lévy, “L’intelligenza collettiva”, 1995) e non tutto è reale e veritiero come può sembrare.

Tirando le somme, è verissimo che il Web ci è di grande aiuto in molte situazioni e per vari aspetti, ma non può sostituirsi alla vita dell’uomo, alle sue relazioni e soprattutto alla sua mente e al suo pensiero, la parte più nobile! L’uomo ha creato la macchina per essere aiutato ed avere il lavoro facilitato, non per farsi sottomettere e diventarne dipendente.

Il consiglio per chi vuole visitare il Web e usufruirne, è quello di tenere sempre gli occhi ben aperti, di essere prudente, di non fidarsi troppo di ciò che si trova nella rete e soprattutto di non caderci dentro, quindi di restare indipendente da questo mondo, perché, se la luce va via (o la rete, in generale), devi essere capace di accendere un fiammifero o una candela e continuare a vivere nel mondo reale come stavi facendo prima di entrare in quello virtuale!

 

Roberto Testa.

 

Roberto Testa

Sono Roberto, un giovane di 20 anni. Studio Storia presso l’Università degli Studi di Torino e Contrabbasso Jazz presso il Conservatorio "G. Verdi" di Torino. La storia è molto probabilmente la passione più grande della mia vita, insieme alla musica, alla filosofia e alla politica..