Subs Heroes: intervista al regista Franco Dipietro

Il 30 gennaio 2018  sarà il Subs Heroes Day, e in questa particolare giornata sarà possibile vedere in moltissimi cinema di tutta Italia l’anteprima assoluta di Subs Heroes, il documentario che racconta la storia della community di italianSubs, la più grande community di fansubbers al mondo.

Il film diretto da Franco Dipietro racconta la storia di un gruppo di eroi divisi tra la routine della vita quotidiana e la passione per la traduzione delle più famose serie tv mondiali, rese in questo modo fruibili a tutti gli amanti del cinema e del meraviglioso mondo delle serie tv.

In questa occasione abbiamo avuto il piacere di parlare direttamente con il regista di Subs Heroes, Franco Dipietro, alla continua ricerca di eroi, online e nella vita reale.

Intervista di Claudia Balmamori

Subs Heros uscirà in moltissime sale italiane il 30 gennaio 2018,cosa ci racconta questo film?

Racconta l’incredibile storia di Italian Subs Addicted, una community di sottotitolatori nata nel 2005 ad opera di un sedicenne di Bergamo la cui serie preferita era stata interrotta all’improvviso dalla tv italiana. Dodici anni dopo Italian Subs è la community di fansubbing più grande al mondo e, in generale, una delle community digitali più grandi di tutta la rete. Il contributo che Italian Subs ha dato alla società dei consumi audiovisivi italiani è incalcolabile: ha accelerato la comparsa e l’acquisizione di nuove serie da parte dei broadcaster ufficiali e ha aperto la strada ai nuovi sistemi di distribuzione digitale, nonché insegnato a milioni di persone a uscire dall’isolamento linguistico e affrontare apertamente una lingua diversa dalla propria.

Come sei venuto a contatto con la communitydi Italian Subs?

Ho visto i contatti impressi dentro i sottotitoli insieme ai loro nickname. Ho cercato il loro forum e ho scritto una mail. Alla mail ha subito risposto uno degli amministratori. Il resto, come si dice, è storia.

Cosa rende più di qualsiasi altra cosa un traduttore un eroe?

Il fatto che il suo lavoro renda possibile a milioni di persone di abbattere le barriere linguistiche e dargli quindi accesso a una serie infinita di contenuti che altrimenti gli sarebbero negati.

 

Da dove nasce l’interesse e la curiosità di voler raccontare una realtà non convenzionale come quella dei subtitler?
Nasce dal riconoscere quale impatto abbia avuto la community sulla mia personale vita di consumatore di audiovisivi e, di seguito, su quella di milioni di persone. Senza il contributo dei fansubber (forse) non ci saremmo mai accorti di cosa stava succedendo in TV oltreoceano e avremmo ancora (forse) la veterotelevisione che ha cresciuti negli anni ’80 e ’90.
Come regista, c’è una storia che ancora non ha raccontato e che le piacerebbe far conoscere al pubblico?
Molte, in realtà. Tutte le storie che parlano di forti passioni che si trasformano in realtà rilevanti per la società, fanno parte del mio immaginario. La prossima storia parlerà di esplorazione e avventura in un mondo dove tutto sembra già essere stato esplorato.