L’arte di camminare

ceramista

 

Dice un proverbio greco : “L’arte del ceramista è nella ciotola” : queste parole mi hanno portato a sviluppare un saggio breve abbastanza particolare su quella che chiamerò simpaticamente “graduale progressione”. Per capire meglio di cosa si tratta e per comprendere appieno il mio pensiero, leggete questo breve post!

L’uomo, per natura, non impara subito a correre : prima deve saper  camminare, e quindi raggiungere l’essenziale del suo obiettivo.  Inizialmente prova ad alzarsi, poi cade a terra e inizia a camminare a  gattoni, poi si rialza e, con l’esercizio e grazie agli errori, cade di meno,  poi salta con due gambe, poi con una sola, poi le alterna, e infine riesce a correre. Lo stesso discorso è valido per qualsiasi cosa si voglia realizzare ; da una buona base, su dei buoni pilastri, l’uomo costruisce una casa, con il tempo, la dedizione costante e la volontà ferma di ottenere ciò che desidera.

Io, ad esempio, non sapevo suonare il pianoforte e credevo che certi brani fossero così difficili che solo i grandi musicisti fossero in grado di eseguirli.. Allora ho iniziato, insicuro, a mettere le mani su quella tastiera, perché volevo raggiungere il mio traguardo, che era suonare i pezzi più difficili che mi piacevano; inizialmente ho trovato difficile eseguire anche un semplice canone di Bach, ma poi ho capito che senza quello, non sarei riuscito a suonare tanto bene i miei adorati brani, per cui mi sono rimboccato le maniche e, con tanto studio, con tanta passione e con tanta volontà di andare avanti, sono riuscito ad eseguire quel canone, basilare per tutti i pianisti. Ora riesco a suonare anche pezzi più complessi, ma sono sicuro del fatto che senza quella base (che poteva essere Bach o chiunque altro) io non ce l’avrei fatta, o comunque, non avrei avuto le capacità che ho oggi.

In effetti, il vero ceramista si riconosce dalla buona ciotola, e nonostante sia vero che più si sa (fare), più si vale, non bisogna mettere in secondo piano i fondamentali, né tantomeno sottovalutarli : dalla base si costruisce tutto, tutto ciò che si aggiunge ad essa è sicuramente superiore, ma non essenziale come essa stessa.

E’ facile, ora, per noi, leggere e scrivere parole con le lettere dell’alfabeto, ma dobbiamo ricordarci che nella nostra infanzia (o quando fu) è stato difficile farlo, e non siamo riusciti subito a leggere o a scrivere correttamente – infatti sono serviti anni -però, grazie alla base della comunicazione e del pensiero, ora possiamo scrivere periodi complessi, in uno stile che può persino raggiungere livelli molto alti!

Tutto questo discorso si può racchiudere in una sola parola accompagnata da un aggettivo : “graduale progressione“. La graduale progressione esiste da sempre nei meccanismi dell’universo e non è valida solamente per la specie umana.. Basti pensare all’evoluzione del mondo e delle sue creature, o, per non andare lontano, al sole (visto dalla terra, da fermi, in un ipotetico sistema tolemaico) : esso sorge, sale in cielo fino a raggiungere il mezzogiorno, si abbassa un po’ per tramontare e infine lascia spazio alla luna, di notte. Sono fasi graduali che si susseguono a poco a poco, e come tali, anche ‘uomo nel suo cammino di conoscenza e di esperienza (di ogni genere) deve procedere ex gradu, cioè gradualmente, e non pretendere di sapere o saper fare una cosa in poco tempo senza la giusta capacità e la giusta esperienza. Questo è riuscito ad insegnarci la storia dell’evoluzione (di qualsiasi campo si tratti), ed io ho vissuto, come quella della musica, diverse esperienze conoscitive e sensibili, per cui credo che il proverbio greco “l’arte del ceramista è nella ciotola” sia ancora valido e che lo sarà per sempre.

In ogni caso, ognuno è libero di seguire la propria strada e le proprie intenzioni, ma (a mio parere) deve ben sapere che non attenendosi a questo principio di graduale progressione, difficilmente riuscirà nel suo intento di avere il grande sapendo fare solo il piccolo (principio ancora una volta valido per tutte le cose).

“Non è necessario che noi corriamo o che sappiamo correre, l’importante è che camminiamo e sappiamo camminare bene”

Roberto Testacamminare-da-soli

 

Roberto Testa

Sono Roberto, un giovane di 20 anni. Studio Storia presso l’Università degli Studi di Torino e Contrabbasso Jazz presso il Conservatorio "G. Verdi" di Torino. La storia è molto probabilmente la passione più grande della mia vita, insieme alla musica, alla filosofia e alla politica..

2 thoughts on “L’arte di camminare

  • 8 Maggio 2014 alle 16:05
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    Buon inizio per un blog, impariamo prima a camminare se vogliamo alla fine correre….
    Ad maiora!

     
    • 8 Maggio 2014 alle 19:15
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      Grazie mille, professoressa! Spero che a poco a poco anche questo blog, camminando, possa raggiungere risultati più grandi. A presto!

       

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