Intervista a “Ombre Cinesi”
A cura di Vanessa Putignano
Ciao ragazzi!
Se dovessi chiedervi di descrivervi con un’unica e sola parola quale scegliereste e perché?
Intensità. Perché è qualcosa che quando avvertiamo in un brano ci emoziona, ci aiuta a buttare fuori noi stessi. L’intensità è tutto ciò che non può essere “vuoto”, è bellezza (anche quando espressa con semplicità).
Come mai la scelta del nome “Ombre Cinesi”?
Ombre Cinesi nasce per pura casualità. Non ricordiamo bene dove di preciso abbiamo riascoltato queste parole… Tv, radio, amici… Sembrava ci chiamassimo così da sempre.
Come e quando nasce il progetto?
Il progetto è in cantiere da 2-3 anni, ma siamo stati parecchio impegnati nella produzione di altri artisti (esempio: Melga). Probabilmente questa cosa ci ha permesso di sentirci più pronti ed eccoci qui!
Chi ha pensato alla realizzazione del video ufficiale di “Nei”?
Le stesse persone che hanno pensato agli arrangiamenti, alla produzione audio, ecc. ecc. : noi.
In realtà è una faticaccia, una piacevolissima faticaccia! E’ che ci teniamo tanto ad esprimere nei nostri lavori tutto ciò che abbiamo da dire. Così c’è chi di noi per il video ha indossato una maschera, c’è chi filmava… Ed ecco il video di “Nei”! Ci appassiona molto il mondo del videomaking.
Qual è il brano a cui siete più affezionati?
Nell’album abbiamo pensato noi ai testi, specialmente l’iniziativa partiva da Donato, ma anche Roberto si è tolto qualche sfizio. Non è stato semplice gettare la maschera ed esporsi, ma ad un certo punto è diventato naturale. Sembrava un blocco, poi con il corso dei mesi è diventato rifugio ed esigenza. Inizialmente infatti c’era l’idea di prendere in considerazione vecchi testi… Poi con il passare dei mesi, ci siamo abbandonati alla scrittura. Abbiamo compreso che dovevamo raccontarci a vicenda cosa ci accadeva dentro.
Un saluto ai nostri lettori e un auto augurio!
Chi ci segue, capirà: Un succhiotto a tutti e speriamo di vincere Sanremo quest’ann…Ah no… Ci vediamo al festivalbar!!!
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