Intervista a Galeffi
Marco Galeffi è un cantautore romano che si presenta con il suo primo album “Scudetto” sotto etichetta Maciste Dischi.
Galeffi parla di amore, di vita quotidiana e delle piccole cose con le quali ogni giorno conviviamo.
I suoi testi e la sua musica hanno il sapore di sogni infranti, di persone perse, di amori con poca resistenza.
A cura di Vanessa Putignano
Ciao Marco!
Da cosa deriva il tuo nome d’arte?
Galeffi è il cognome di mia madre, l’ho sempre trovato molto raffinato.
Come e quando nasce Galeffi?
Nasce nella primavera del 2016, quando ho iniziato a capire come mi piaceva scrivere in italiano dopo mesi di canzoni buttate al vento di cui ero poco convinto. Piano piano ho iniziato a suonare in giro e poi dopo un anno, per fortuna, queste canzoni fanno parte del mio disco d’esordio. Alleluja.
Cosa hai provato nell’aprire il concerto di Gazzelle e Canova a Roma la scorsa estate?
Stavo svenendo, ché c’era molta gente. Ho maledetto il giorno in cui ho cominciato a scrivere canzoni.
“Scudetto”, è il titolo del tuo primo album uscito poco tempo fa, cosa pensi giudicando il tuo stesso lavoro?
Non mi piace parlare delle mie cose o descriverle, quindi non saprei. Credo sia quantomeno un disco sincero e buono per un falò.
Programmi per il futuro?
Scrivere tante canzoni nuove, alla fine è quello che mi piace fare di più.
Ora facciamo un gioco: cosa butti dalla torre?
Butteresti la partecipazione a Sanremo o un tour in tutto il mondo ?
“Non si butta niente” si dice dalle parti mie.

Qual è il tuo brano preferito di “Scudetto”?
Puzzle, per tanti motivi che non sto a dire qua, con tutto il rispetto.
“Camilla” esiste davvero?
Ebbene sì, ahimè, esiste. Era bella, ma non era quella giusta.
Saluta i nostri lettori!
Forza Roma!
Tour:
Potete seguire Galeffi su:
Che grande che sei, anche lui sei riuscita a beccare? Continua così, andrai ovunque vorrai!
Ti ringrazia 🙂