“Her Majesty the Queen”

E’ la regina più “vecchia” del Regno Unito, e proprio oggi ha battuto la celebre Vittoria per la lunghezza del periodo di permanenza sul trono di Buckingham Palace (63 anni, 7 mesi e 2 giorni).

Ecco a voi, her Majesty..

Queen Elizabeth II. 

 

Elisabetta II è la figlia di re Giorgio VI e di Elisabetta (Bowes-Lyon) che, in seguito alla morte del padre, ottenne la corona, lo scettro e il trono del Regno Unito (6 febbraio 1952). E da quel giorno decise di non abbandonarlo più, mantenendo fede alla sua promessa :

 

 Io dichiaro davanti a voi tutti che la mia intera vita, sia essa lunga o breve, sarà dedicata al vostro servizio e al servizio della nostra grande famiglia imperiale alla quale tutti apparteniamo. (21 aprile del 1947, ai tempi Principessa Elisabetta).

 

Al momento il regno di Elisabetta è il 49esimo nella “classifica” dei regni più duraturi della storia dell’umanità.

Ma ora andiamo a ripercorrere le principali tappe della Regina del Regno Unito, che è tra le altre cose a “capo” del Commonwealth britannico e della Chiesa anglicana; in seguito, analizzeremo i suoi ruoli e la sua importanza.

 

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http://www.focus.it/cultura/storia/vittoria-ed-elisabetta-ii-regine-a-confronto?gimg=66326&gpath=#img66326

 

Elisabetta nasce a Mayfair (Londra, Città di Westminster) il 21 aprile 1926.  Alla nascita era la terza nella linea di discendenza (per la successione), preceduta dallo zio Edoardo (poi Re Edoardo VIII) e dal padre. Subì una “rigida” educazione da parte della madre e nell’età giovanile andò a studiare storia al collegio di Eton. Quando aveva tredici anni esplose il secondo conflitto mondiale e le bombe dei tedeschi la sfiorarono, dunque fu portata al castello di Windsor (Berkshire). Ma la giovane Elisabetta sentiva il bisogno di aiutare il suo paese, quindi nel 1945 riuscì a partecipare al conflitto, unendosi al Servizio Ausiliare Territoriale e ricoprendo il ruolo di autista e Comandante onorario junior. Ad appena 21 anni sposò il “lontano cugino” (entrambi erano pro-nipoti della regina Vittoria) Filippo (Duca di Edimburgo) : stranamente il matrimonio non fu combinato, come si usava (anche se questa abitudine andava in disuso di anno in anno), ma ovviamente entrambi erano abituati alla vita di corte. Un anno dopo nacque il loro primo figlio Carlo (Principe del Galles ed attuale erede alla corona) : a lui seguiranno altri 3 fratelli (Anna, Andrea ed Edoardo). Sfortunatamente visse una brutta esperienza a causa delle condizioni fisiche precarie del padre, che il 6 febbraio 1952 morì per infarto miocardico dovuto ad un tumore maligno. La regina al momento si trovava in Kenya al momento della sua morte, quindi si dovette aspettare per la sua incoronazione, che avverrà il primo giugno dell’anno seguente nella famosissima Abbazia di Westminster.

 

Un'immagine d'archivio della regina Elisabetta II. ANSA / MICHAEL KAPPELER
Un’immagine d’archivio della regina Elisabetta II. ANSA / MICHAEL KAPPELER

Il ruolo (ormai piuttosto formale) della Regina è quello di guidare il Regno Unito e di nominarne un Primo Ministro; in realtà, il ruolo del monarca è più che altro un riferimento per l’identità dello Stato : infatti, quando si pensa alla monarchia britannica, per prima cosa si pensa a lei. E poi, come dicevano i Sex Pistols nella loro best hit “God Save the Queen” (dall’omonimo album, 1977, ascolta qui), “God Save the Queen, ‘cos tourists are money” (Dio salvi la Regina, perché i turisti “sono” denaro). Ad ogni modo, a causa del Bill of Rights (1689, vedi qui), il Re (o Regina) perse praticamente i suoi poteri (o meglio, “il potere di esercitare i poteri”), a favore del Parlamento (l’Inghilterra fu di fatto la prima monarchia costituzionale europea, ed una delle poche che dura da così tanto tempo). Il governo possiede il potere esecutivo, mentre il Parlamento bicamerale (insieme allo stesso governo) possiede quello legislativo Resta anche formalmente a capo della Chiesa Anglicana, come diretto e primo rappresentante nel mondo, seguito dall’Arcivescovo di Canterbury. Insomma, il monarca recita un po’ la parte (con una minore rilevanza dal punto di vista politico) del Presidente della Repubblica italiana (Repubblica parlamentare).

 

LaPresse02-06-2012La vita della Regina Elisabetta in 10 immaginiFILE - In this June 2, 1953 file photo, Britain's Queen Elizabeth II, seated on the throne, receives the fealty of the Archbishop of Canterbury, back to camera at center, the Bishop of Durham, left and the Bishop of Bath and Wells, during her coronation in Westminster Abbey, London. Starting Saturday, June 2, 2012, Queen Elizabeth II begins a four-day celebration of her 60 years on the throne.
LaPresse02-06-2012La vita della Regina Elisabetta in 10 immaginiFILE – In this June 2, 1953 file photo, Britain’s Queen Elizabeth II, seated on the throne, receives the fealty of the Archbishop of Canterbury, back to camera at center, the Bishop of Durham, left and the Bishop of Bath and Wells, during her coronation in Westminster Abbey, London. Starting Saturday, June 2, 2012, Queen Elizabeth II begins a four-day celebration of her 60 years on the throne.

 

La Regina, avendo avuto un’educazione molto severa, sembra essere quasi “inamovibile” emotivamente, è molto ligia al dovere, è responsabile, crede profondamente in ciò che fa (quindi nella serietà del ruolo che ricopre) e mantiene da sempre delle idee piuttosto conservatrici riguardo diverse questioni (religione, morale..). Politicamente non si è realmente schierata, ma ha un “debole” per Winston Churchill, suo mentore durante i primi anni di “regia” (1952); ad ogni modo, la regina tende a mantenere buoni rapporti con i politici di tutti i partiti e con la maggior parte degli stati mondiali. Inoltre, crede fermamente nell’importanza dell’unità del suo Regno e del Commonwealth : infatti tende a rifiutare ogni forma di secessione e “mette sempre una buona parola” durante le diatribe e le questioni tra stati (ad esempio, si dichiara a favore del mantenimento dell’unione tra Inghilterra e Scozia e a favore dell’unità canadese).

 

 

 

 

Roberto Testa

 

Roberto Testa

Sono Roberto, un giovane di 20 anni. Studio Storia presso l’Università degli Studi di Torino e Contrabbasso Jazz presso il Conservatorio "G. Verdi" di Torino. La storia è molto probabilmente la passione più grande della mia vita, insieme alla musica, alla filosofia e alla politica..